Vado, taglio l'atlantico alla grande, Ninetta mia,
non far domande, un giorno forse capirai.
Vado, con la mia faccia da trentenne,
miseria e fame in FM, senza il contratto della Rai.
Vado dietro la rotta di Colombo,
porto canzoni, libri e piombo, dannato yankee, aspetta là.
Vado, sta attento vecchio Paperone, con la tua faccia da ladrone,
che arriva a Dinamite Bla e tu, Nina mia, non piangere ogni giorno,
Perché io vado, prendo l'America e poi torno.
Tu, Nina mia, non piangere perché vado, la prendo e la regalo a te.
Nina mia, bella come una puttana, ti bacio e scappo che l'America è lontana.
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Vado, vendicherò tutti i parenti, partiti intorno agli anni venti,
e non tornarono mai più.
Vado, con le mie idee, coi miei trent'anni, quello che scotta è nei panni,
sotto un calzone grigio-blu.
Vado, compro tutte le noccioline, spacco un miliardo di vetrine,
poi prendo il piatto con due jack.
Vado, Las Vegas, te ti taglio i fili, poi, senza fionde, né fucili,
taglio i capelli al Grande Bleck, e tu, Nina mia, non piangere ogni giorno,
perché io vado, prendo l'America e poi torno.
Tu, Nina mia, non piangere perché vado, la prendo e la regalo a te.
Nina mia, bella come una puttana, ti bacio e scappo che l'America è lontana.
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Vado, taglio l'Atlantico alla grande, Ninetta mia, non far domande,
un giorno forse capirai.
Vado, c'è un vecchio amico che m'aspetta, lui là s'è fatto la casetta,
chissà se tu m'aspetterai, e tu, Nina mia, non piangere ogni giorno,
perché io vado, prendo l'America e poi torno.
Tu, Nina mia, non piangere perché vado, la prendo e la regalo a te.
Nina mia, bella come una puttana, ti bacio e scappo che l'America è lontana.